Il 7 maggio si è svolta l’uscita di ANISN Lazio “Escursione sul territorio di Argil (Homo heidelbergensis)” che si è articolata in due interessanti parti.

Nella mattinata abbiamo visitato la sede dell’Istituto Italiano di Paleontologia Umana (IsIPU) di Anagni (Fr) presso lo storico Convitto Nazionale Regina Margherita.

L’archeologa Barbara Saracino, che si occupa della gestione organizzativa e didattica dell’Istituto da oltre 20 anni, attraverso la visita alla piccola area espositiva, al laboratorio e alla biblioteca ci ha raccontato la storia dell’Istituto e il relativo importante ruolo nella Paleontologia Umana italiana ed europea. Insieme a Luciano Bruni, altra colonna portante dell’Istituto, custode delle collezioni e scopritore di siti e importanti reperti, abbiamo poi fatto una breve escursione nella località di Fontana Ranuccio dove da un po’ di anni nel mese di agosto si conducono gli scavi per ricostruire la paleogeografia del territorio attraverso fossili animali e tracce umane.

Nel pomeriggio presso il Museo Archeologico di Castro dei Volsci abbiamo incontrato il Prof. Italo Biddittu che ci ha incantato, portandoci letteralmente indietro nel tempo, con la narrazione delle scoperte fatte nei suoi settanta anni di ricerca nel territorio della provincia di Frosinone, del rinvenimento di un pezzettino piccolissimo della calotta di Argil e poi del pezzo di frontale, del rinvenimento degli altri 50 pezzi, della ricostruzione fatta presso l’Università Sapienza con il gruppo di Ascenzi, della datazione di Argil.

Infine la demoetnoantropologa ed educatrice museale Dr.ssa Lucia Rossi ci ha illustrato la storia del territorio a partire dalla preistoria (attraverso i reperti trovati da Italo in prossimità di Castro dei Volsci) fino ad oggi conducendoci attraverso le sale del piccolo ma interessantissimo museo archeologico.

Insomma una uscita ricca di spunti di riflessione per noi insegnanti, con pillole di conoscenza ed infusione di passioni per questo territorio nel desiderio di avere altre occasioni per conoscerlo ancora di più.