Escursione sul territorio di ARGIL (Homo heidelbergensis)
Il 7 maggio dalle ore 9:00 visita guidata con esperti di paleontologia e archeologi organizzata con pullman o con auto propria a seconda del numero di adesioni. Visiteremo il museo paleontologico di Anagni e alcuni siti di scavo della provincia di Frosinone in cui sono stati trovati reperti di 400.000 anni fa e anche più antichi . Una proposta molto interessante che nasce anche dalla pubblicazione del libro “Evoluzione umana: alla scoperta” scritto da Luana Belli e Cristiana Luzi che faranno da guida.
Programma dell’escursione:
in mattinata visita alla sede dell’Istituto Italiano di Paleontologia Umana di Anagni presso lo storico Convitto Nazionale Regina Margherita.
L’Archeologa Barbara Saracino (che si occupa della gestione organizzativa e didattica dell’Istituto da oltre 20 anni) ci racconterà la storia della nascita dell’Istituto, le sue vicissitudini, ma soprattutto l’importante ruolo nella Paleontologia Umana italiana ed europea attraverso la visita alla piccola area espositiva inaugurata nel 2018, al laboratorio e alla biblioteca, comprensiva di archivio storico. Insieme anche a Luciano Bruni, altra colonna portante dell’Istituto, custode delle collezioni e scopritore di siti e importanti reperti, faremo una breve escursione sul territorio circostante Anagni, in particolare nella località di Fontana Ranuccio dove da un po’ di anni nel mese di agosto si stanno conducendo gli scavi per ricostruire la paleogeografia del territorio attraverso i fossili animali e tracce umane. Il sito è datato 420.000 anni fa. Nei pressi di Fontana Ranuccio ci sono altri importanti giacimenti che sono stati e sono ancora oggetto di ricerca: Coste San Giacomo datato intorno a 2 milioni di anni fa e Colle Marino, la cui datazione è in corso studio.
Dopo il pranzo al sacco, nel pomeriggio ci recheremo presso il Museo Preistorico di Pofi. Per arrivare a Pofi usciremo al casello autostradale di Ceprano e vedremo il luogo preciso dove è stato ritrovato Argil un cranio fossile attribuito ad Homo heidelbergensis nel lontano 1994 da Italo Biddittu. Auspichiamo che sia proprio Italo a farci da guida al Museo Preistorico, da lui istituito e che conserva importantissimi fossili di animali e industria litica del territorio che hanno permesso di ricostruire la paleogeografia della zona. Potremmo così immergerci nel lontano passato, in ambienti che anche se molto antropizzati risultano essere veramente suggestivi.