
L’8 maggio 2025, presso la Biblioteca dell’Accademia Nazionale delle Scienze detta dei XL, si terrà la prima Giornata sull’educazione scientifica, organizzata da ANISN Lazio, Associazione degli Insegnanti di Scienze Naturali – Sezione Lazio in collaborazione con l’Accademia dei XL.
Questa iniziativa, dedicata alla memoria del Prof. Bruno Bertolini, inaugura un progetto di durata triennale finalizzato a promuovere e a sostenere l’acquisizione, da parte degli studenti, di una cittadinanza scientifica che si sviluppi, nell’arco del percorso scolastico, a integrazione dell’educazione civica.
Il tema di questa prima giornata, che si configurerà come un workshop in cui si alterneranno interventi e attività pratiche, dibattiti e presentazione di lavori svolti nelle scuole, sarà la Biodiversità, esplorata in molte delle sue declinazioni: botanica, zoologica, delle scienze ambientali e forestali, delle geoscienze.
Tale scelta è motivata, sia dalla consapevolezza che, pur trattandosi di un tema di grande importanza e attualità, esso risulta ancora poco approfondito nei suoi risvolti scientifici, sociali e ambientali, sia dalla presa di coscienza che è necessario e urgente lavorare in modo sempre più concreto, consapevole e informato nelle scuole di ogni ordine e grado sui diversi livelli della Biodiversità.
Il workshop è presente sulla piattaforma ministeriale Sofia (ID 98460)
La Biblioteca accademica contiene fino a un massimo di 60 posti pertanto è necessario prenotarsi a questo link http://bit.ly/4jrsNd9
PROGRAMMA
ore 9.00 Indirizzi di saluto e presentazione della giornata
Simonetta Soro e Anna Lepre, ANISN Lazio
ore 9.30 Quale biodiversità per gli ecosistemi e il paesaggio?
Marco Marchetti, Dipartimento Architettura e Progetto, Sapienza Università di Roma
La biodiversità è la varietà delle forme di vita sulla Terra. Comprende la biodiversità genetica, funzionale e specifica. Vengono distinte la biodiversità all’interno di un’area, tra aree e a scala regionale. Alla scala più ampia può essere valutata la diversità degli ecosistemi e dei paesaggi presenti in una regione geografica. Una maggiore biodiversità è associata a benefici ecosistemici produttivi e di regolazione. Ecosistemi con maggiore diversità hanno anche una maggiore capacità di resistere e recuperare dopo stress ambientali ed eventi estremi. Siamo in un periodo definito come sesta estinzione di massa, e la biodiversità è minacciata dai cambiamenti di uso del suolo (urbanizzazione, consumo di suolo, deforestazione, degrado forestale, frammentazione), dallo sfruttamento diretto degli organismi, dalla crisi climatica antropogenica, dall’inquinamento e dalla diffusione delle specie aliene invasive. Lo strumento tradizionale per conservare specie e habitat è la delimitazione e pianificazione delle aree protette (land sparing). Oggi si è rivelato però efficace ma insufficiente ed è per questo necessario riportare tutti i paesaggi alla produzione sostenibile (land sharing) e puntare alla conservazione e tutela dei biomi più fragili e minacciati, alzando lo sguardo dalla scala locale a quella globale e misurando le contraddizioni e i disequilibri che caratterizzano anche il nostro eterogeneo mosaico paesistico, ricchissimo di biodiversità anche di origine culturale.
ore 10.15 Riflessioni dell’etologo sulla Biodiversità
Elisabetta Visalberghi, Istituto di Scienze Tecnologiche e Cognitive CNR . Il comportamento degli animali attira l’attenzione di molti, soprattutTo di coloro che amano la natura. L’etologia è una scienza che si basa su procedure osservazionali standardizzate, analisi statistiche e approcci sperimentali mirati a comprendere l’ontogenesi, l’evoluzione, e la funzione di un determinato comportamento. Questa disciplina è ben diversa da quella serie di impressioni, storielle e aneddoti che spesso sfociano nell’antropomorfismo. In questi ultimi anni, grazie agli studi condotti sulla stessa specie in habitat differenti è emerso che il comportamento, che è frutto di predisposizioni genetiche e di pressioni ambientali, varia notevolmente anche all’interno della stessa specie che vive in ambienti diversi. I dati raccolti su scimpanzé, cebi, delfini, ecc. hanno permesso di individuare culture/tradizioni che contraddistinguono i differenti gruppi/popolazioni. Alla luce di queste scoperte gli etologi raccomandano di considerare le culture animali come elementi fondanti di biodiversità.
ore 11.00 La Biodiversità della Flora del Lazio dalla sistematica alla distribuzione
Fernando Lucchese, Università degli Studi RomaTre. Per biodiversità s’intende la variabilità della vita sulla Terra, misurata a vari livelli, dal livello genico (diversità genetica e molecolare) a quello sistematico (ricchezza di ranghi tassonomici come famiglie, generi e specie) ed ecosistemico (diversità di habitat e nicchie ecologiche). In modo più generale la biodiversità corrisponde alla diversità e alla ricchezza delle specie, cioè alla numerosità di queste. Per flora s’intende la diversità della composizione tassonomica delle piante che occupano una data regione più o meno ampia. Due flore possono avere lo stesso numero di specie, ma essere del tutto diverse in quanto i loro taxa risultano diversi. Per sistematica s’intende la diversificazione delle forme viventi e le loro relazioni durante l’evoluzione nel tempo (filogenesi). La sistematica ha lo scopo di raggruppare forme viventi simili usando ranghi tassonomici come ordine, famiglia, genere e specie o sottospecie. Per taxon s’intende ogni livello del rango tassonomico. Per distribuzione s’intende l’areale o range di un taxon che comprende fattori biotici e abiotici a cui il taxon è adattato con la formazione di una popolazione. Lo studio della distribuzione degli organismi e le modalità con cui si sono originati gli areali corrispondono alla biogeografia. Questi concetti saranno spiegati attraverso i casi della flora del Lazio.
ore 11.45 Pausa caffè
ore 12.00 Agire per la Biodiversità, insieme ai giovani
Mariada Muciaccia, Istituto Jane Goodall Italia. A partire da un’analisi della percezione nei giovani delle tematiche ambientali, verrà presentato Il modello di educazione alla sostenibilità e all’impegno civico Roots and Shoots (R&S), creato dalla scienziata Jane Goodall, portato avanti da migliaia di giovani in tuto il mondo. Il Programma ha l’obiettivo di avvicinare i ragazzi al loro territorio attraverso la combinazione di osservazione, conoscenza e azione. La metodologia innovativa è elemento chiave del suo successo: Ispirarsi, Osservare, Agire e Condividere sono le 4 fasi del modello R&S, che si rivolge a studenti di ogni età coinvolgendoli in progetti concreti per l’Uomo, gli Animali e l’Ambiente. Tra le iniziative di spicco, si segnalano la Campagna per il riciclo di cellulari in disuso e il progetto Action for Biodiversity Italia. La Campagna cellulari è condotta su tutto il territorio nazionale ed è particolarmente apprezzata da docenti e ragazzi per la sua interdisciplinarità. Action for Biodiversity Italia, avviato da un gruppo di studentesse universitarie, si rivolge a tutti con l’obiettivo di avvicinarci alla conoscenza delle specie a rischio di estinzione vicine a noi, a ciò che le minaccia e a possibili soluzioni.
ore 12.30 Introduzione dei Seminari dell’Accademia dei XL, QuarantaScienza – edizione 2025
L’importanza di una Cittadinanza scientifica- discussione e dibattito
Anna Lepre e Simonetta Soro, ANISN Lazio. La scuola italiana riserva all’Educazione Scientifica uno spazio limitato, inadeguato alle esigenze che derivano dai nuovi saperi della cultura contemporanea e dalla diffusione crescente della tecnologia, vissuta dagli student in modo sempre più pervasivo e poco consapevole.
La proposta del MIM per le Nuove Indicazioni 2025 per la Scuola dell’infanzia e Primo ciclo di istruzione si caratterizza per l’astrattezza del sapere e ignora largamente l’importanza del metodo scientifico come approccio alla costruzione delle conoscenze attraverso l’indagine critica e razionale di fatti e fenomeni, naturali e sociali.
In tutti gli ordini e gradi di istruzione, si pone un problema di adeguatezza dei contenuti e delle metodologie tale da consentire ad ogni giovane, al termine degli studi, di esercitare una piena Cittadinanza scientifica. Quali gli strumenti, quali le reali competenze su cui gli insegnanti devono puntare per raggiungere questo obiettivo? La Biologia, fra le altre scienze sperimentali, offre molti temi di riflessione a partire dal concetto di vivente fino ad arrivare alla Biodiversità.
ore 13.00 Pranzo leggero
ore 13.30 Le scuole raccontano (poster e/o breve video)
ore 14.00 Presentazione delle attività pratiche: alla ricerca della biodiversità
Valeria Foti, Elena Lugaro, Antonella Marconi, Claudia Piantini, Andrea Rossi, Roberta Rosa – Centro IBSE ANISN Lazio
ore 14.45 Formazione dei gruppi di lavoro per le attività Hands on sul campo
Dalle ore 15.00 alle 17.00, si proseguirà all’esterno della Biblioteca accademica, nel Parco di Villa Torlonia, con attività Hands on sul campo: lavori in gruppo coordinati dai formatori del Centro IBSE ANISN Lazio ed esposizione dei gruppi di lavoro.
– Esploratori del suolo: un viaggio alla scoperta della Biodiversità Attraverso un approccio pratico e coinvolgente, i partecipanti analizzeranno la composizione del suolo e le sue caratteristiche e indagheranno la biodiversità che lo popola. L’attività, che integra la metodologia IBSE, esperimenti sul campo e laboratori, è finalizzata a promuovere la consapevolezza dell’importanza di questa risorsa fondamentale per la vita e per la salvaguardia della biodiversità.
– La biodiversità sotto i nostri piedi. Quante piante erbacee vivono in un fazzoletto di prato? L’attività permetterà di quantificare il numero di specie presenti in 1 m2 di prato attraverso il loro riconoscimento (per i più piccoli basterà riconoscerne le differenze nelle foglie e nei fiori; per i più grandi si potrà provare a calcolare l’abbondanza con l’utilizzo di indici specifici). Ripetendo il campionamento in zone con caratteristiche differenti si potranno confrontare diversi microambienti. Saranno condivisi attività correlate e approfondimenti.
– Caccia al tesoro … della Biodiversità cittadina. Verranno utilizzati strumenti quali Google Earth e piattaforme come Dryades nella pagina dedicata alla flora del parco di Villa Torlonia, coniugando insieme il digitale, le chiavi dicotomiche (per il riconoscimento degli alberi) e l’aspetto ludico della caccia al tesoro.
Il workshop è presente sulla piattaforma ministeriale Sofia (ID 98460)
La Biblioteca accademica contiene fino a un massimo di 60 posti pertanto è necessario prenotarsi a questo link http://bit.ly/4jrsNd9
Flyer
